Diego Valeri
"....Questo pittore veneziano ha quel che si dice un forte temperamento di artista. Anche molta serietà di studio e di ricerca; anche molta e bene assimilata cultura, ma anzitutto e soprattutto quel felice temperamento che gli offre sempre nuovi motivi di intensa commozione pittorica e lo mantiene poi spiritualmente attivo e caldo durante l'esecuzione dell'opera...."
Felice Carena
“...Paolo Domestici lo sento nato per fare della pittura e sarà pittore con quella serietà
e probità che porta fatalmente a fare cose non inutili e vane...”
e probità che porta fatalmente a fare cose non inutili e vane...”
Paolo Rizzi
"......inconfondibile è la qualità del tocco: guizzante e preciso, pronto a far sorgere quasi dall'aria le sue visioni mobili e sfuggenti, in uno sfarfallare di grigi e di tono madreperlacei. E' una pittura luministica, impostata sul cangiare dei rapporti e scandita da alcune battute più forti che innervano la composizione."
Mario Ghilardi
“...Ed è pittore di forte persuasione, avvincente. Coglie gli esseri e le cose come in movimento; ne percepisce con intelligente attenzione i motivi più veri, più sostanziali, con una profondità di ricerca che rende straordinarie le sue opere. Artista di raro talento, Domestici è dotato come pochi. Quella luce che diventa struttura nella composizione artistica; quella interpretazione forte e lirica nello stesso tempo ci paiono cose da segnalare veramente...”
Elda Fezzi
“...Un registro assai denso di significato è quello di Domestici perché deciso nell’addentrarsi in un meditato rapporto cromatico che sostiene, con trama profonda, il racconto. Atmosfera e oggetti sono presi in una pania inquieta e mossa, come se il pittore li amasse e fuggisse ad un tempo. Il crepitare lento dei toni provoca rotture, incrinature, segno di coerenti emozioni provate in questa immersione lucida, anche se in apparenza barcollante, dall’interno all’esterno; con una luce velata che dopo De Pisis e Guidi, assume intensità più disincantata, si sfalda nei soprassalti di un temperamento vigoroso e acuto nell’ avvertire tracce sottili, sapori segreti della prima visione...”